COS’È L’ORTODONZIA

L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che riguarda la prevenzione ed il trattamento delle anomalie di posizione e di sviluppo dei denti e dei mascellari. Denti protrusi, affollati, in morso crociato, raffigurano un quadro di malocclusione che sta a significare cattiva masticazione. L’ortodonzia vuole prevenire le malocclusioni dell’adulto.
DA COSA DERIVANO I PROBLEMI AI DENTI E AL COMPLESSO CRANIO FACCIALE?

Esiste un credo comune per cui una malocclusione dentale sia geneticamente determinata. Tuttavia, a parte le sindromi ereditate, non esiste evidenza che indichi che i problemi occlusali dei nostri figli siano ereditati direttamente da noi genitori o dai nonni.
Ereditiamo alcuni tratti somatici, come il colore dei capelli o la forma degli occhi, ma non ereditiamo una deformitá: la acquisiamo.
La disfunzione dei tessuti molli puó essere acquisita, indipendentemente dai genitori. Nel tempo, la funzione che si discosta da quella corretta, respirando, deglutendo, masticando, tenendo la bocca aperta o chiusa, porta ad una distorsione della forma dei mascellari cambiando la postura della bocca in un circolo vizioso che coinvolge l’allineamento del rachide. Ne risultano alterazioni posturali corporee, poiché la posizione della mandibola e conseguentemente dell’osso ioide, condizionano in primis la posizione cervico-scapolare.
CHI DOVREBBE CURARE I PROBLEMI ORTODONTICI?
Esiste una figura specifica di professionista laureato ed eventualmente specializzato che è la persona più indicata per intraprendere un trattamento che dia risultati efficaci e duraturi: l’ortodontista, che si dedica a tempo pieno o prevalentemente all’ortodonzia.
CHE COSA PREVEDE UNA CURA ORTODONTICA?
L’ortodontista, nell’ambito della prima visita, dopo un accurato studio del caso tramite modelli in gesso delle arcate dentali, radiografie della bocca e del cranio, elaborerà un piano di trattamento personalizzato per ogni singolo paziente e progetterà i relativi apparecchi orto-dontico-ortopedici necessari a riposizionare i denti e i mascellari. Si potranno utilizzare apparecchi rimovibili (placche e apparecchi funzionali o trazioni extraorali) o apparecchi fissi costituiti da attacchi ortodontici direttamente applicati sui denti nei quali vengono inseriti, di volta in volta, fili di diametro e forma diversi. Sono questi fili a determinare gli spostamenti dei denti unitamente ad altre sovrastrutture quali molle ed elastici.
LA PRIMA VISITA ORTODONTICA
É fondamentale che un bimbo venga visto dall’ortodontista intorno ai quattro anni, per intercettare precocemente forme viziate sia respiratorie, che deglutitorie e fonatorie.
L’intervento precoce permette una crescita armonica del sistema craniale e posturale sia della mandibola che del rachide.
Spesso, intervenendo precocemente, e seguendo la permuta dentaria nel mantenimento delle buone abitudini acquisite, si possono evitare lunghi trattamenti ortodontici fissi in dentatura permanente ottenendo risultati stabili nel tempo.
L’ortodontista dopo aver visitato il bambino può semplicemente tenerlo sotto controllo per valutare nel tempo la crescita scheletrica dei mascellari e la eruzione dentale, portando in ogni caso utili consigli per l’igiene orale e per la prevenzione delle malattie del cavo orale. Se, invece, il bambino presenta un grave problema dentale o dento-scheletrico, l’ortodontista può raccomandare un trattamento di tipo intercettivo che sarà immediato ma limitato nel tempo, ed eventualmente seguito da una seconda fase di terapia in dentizione mista tardiva o permanente. Una visita precoce, quindi, permette all’ortodontista di determinare come e quando è meglio intervenire per avere il massimo risultato nel minor tempo possibile e con minor spesa. In molti casi un intervento precoce raggiunge risultati che non saranno più possibili a crescita ultimata, in quanto il riconoscimento e la eliminazione di alterazioni funzionali possono togliere quegli stimoli accrescitivi negativi assai influenti specie nella età prescolare. In rari casi, ma pur sempre presenti, si può rendere necessario un contatto diretto con il chirurgo maxillo-facciale. Si tratta di casi in cui il difetto accrescitivo assume valori elevati o rientra in un quadro malformativo di cui spesso nell’ambiente oro-buccale possono cogliersi primi sintomi.

PROGENISMO (ipersviluppo della mandibola associato o meno ad iposviluppo del mascellare superiore).

PROGENISMO (iposviluppo della mandibola associato o meno ad ipersviluppo del mascellare superiore)

ESTETICA E FUNZIONE ORTODONTICA
Ogni genitore vorrebbe un bel sorriso per il proprio figlio e ogni ragazzo ha il diritto di avere una bocca sana. Lo scopo dell’ortodontista è di ottenere entrambi i risultati. Da un punto di vista funzionale le malocclusioni, se non trattate, possono facilitare altre patologie orali ed extraorali, come ad esempio tutte le complicanze cefaliche e posturali che possono essere collegate ad una patologia della articolazione temporomandibolare.
Il costo per trattare queste patologie può essere ben superiore a quello di un normale trattamento ortodontico. Da un punto di vista estetico, la correzione di determinate malocclusioni porta a evidenti miglioramenti nell’armonia facciale con indubbi vantaggi anche di tipo psicologico. Normalmente, infatti, quando il proprio aspetto ed il proprio sorriso migliorano, migliora la fiducia in se stessi e quindi la propria vita di relazione, giustificando appieno l’esigenza di un bel sorriso.